Pochi giorni mancano per uno degli eventi dedicati al vino più attesi a Verona dopo il Vinitaly: l’Anteprima Amarone. Una occasione unica di vera comunicazione del vino e di marketing strategico.

Le cantine ogni anno, a seconda delle caratteristiche dei loro vini e della loro strategia produttiva decidono se partecipare, se partecipare con campioni da botte  o se far degustare direttamente un vino nuovo già imbottigliato e pronto.  Questo fino al 2017. Il re dei vini veronesi quest’anno festeggia i 50 anni di denominazione e per l’occasione le cantine partecipanti potranno portare in degustazione una annata di Amarone in commercio e una annata storica. La consueta formula, che vedeva come protagonista la nuova annata solo per questa edizione è stata modificata.

Le degustazioni dedicate ai tecnici di settore e alla stampa, della vintage 2014, purtroppo appesantita da rumors negativi e da aspettative discordanti, e la presentazione del profilo organolettico della stessa si terranno in ogni caso ma accompagnate dai festeggiamenti per i 50 anni di DOC.

Sostenibilità sarà la parola d’ordine per questa Anteprima Amarone. Grazie all’intervento del Consorzio della Valpolicella che si occupa della promozione, valorizzazione e tutela dei vini e del territori, al secondo anno di validazione del protocollo RRR (Viticoltura sostenibile) le aziende certificate che applicano il protocollo di produzione integrata sono passate dalle 21 del 2016 alle 114 del 2017, per un totale di 915 ettari.

La sigla RRR sta per “Riduci Risparmia Rispetta” e qualifica una certificazione volontaria di durata triennale, in collaborazione con l’ente di validazione scientifica Crea-Vit di Conegliano. Prevede ad esempio l’abbandono degli insetticidi di origine chimica e l’utilizzo di prodotti di origine biologica o della cosiddetta “confusione sessuale” (attirare gli insetti fuori dai vigneti grazie a insetti di sesso diverso), nonché l’aumento della biodiversità vegetale, con l’inerbimento e l’impianto di siepi di confine. Mira inoltre ad accrescere l’appetibilità dell’area dal punto di vista turistico, promuovendo al contempo sicurezza alimentare e risparmio energetico. La sostenibilità diviene concretezza, non solo “marketing del vino”.

Saranno circa una ottantina le cantine partecipanti e numerose le personalità di spicco del mondo del vino provenienti da 12 paesi. Ci si aspetta un grande flusso di appassionati e di operatori professionali, in particolare per la giornata di lunedì a loro dedicata.

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