Perché l’immagine degli anziani degli esperti di marketing sta invecchiando? Kelly Twohig su Thinkwithgoogle.com proprio questo luglio ci insegna che lo stereoptipo dell’anziano confuso che cerca di capire come accendere un computer antiquato e assolutamente sbagliato quanto obsoleto.

“Amo YouTube! Sono un fanatico di YouTube. Mi alzo la mattina e vado su YouTube”. Questa entusiasmante approvazione non è venuta da una Generazione Z, continua la giornalist ma arriva da una arzilla 64enne che ha partecipato alla ricerca che google ha condotto l’anno scorso sulle abitudini digitali degli anziani.

La maggior parte degli anziani spende almeno sei ore al giorno online e possiede una media di cinque diversi dispositivi, molti dei quali di ultimissima generazione.

Come gente di marketing siamo consapevoli del potere di acquisto dei baby boomer e conosciamo il vantaggio generato dal fatto che la generazione X sta raggiungendo i 55 anni.

Ovviamente talvolta per un’industria ossessionata dai giovani, diventa scontato ripiegare sugli stereotipi demografici o presumere che gli over 55 non abbiano evoluto il loro abitudini mediatiche. Ma non è così.

Secondo il Pew Research Center, circa l’80% degli americani di 55 anni e più sono online e i 65enni di oggi hanno trascorso gran parte della loro vita adulta sperimentando in prima persona i progressi della tecnologia: del resto avevano solo 36 anni quando il primo Internet browser è stato introdotto in 1992 e ne avevano appena 42 quando Google è stato fondato nel 1998. Questa fotografia quindi delle due generazioni più “high spending” del momento negli USA si può probabilmente estendere anche all’Italia.

Google ha collaborato con la società di ricerche di mercato “Known” per condurre alcune ricerche qualitative e quantitative nell’estate e nell’autunno del 2020 cercando di comprendere le abitudini e i comportamenti digitali dei boomer e degli anziani di oggi, in particolare per quanto riguarda la salute e il benessere.

Scavando a fondo nelle loro abitudini digitali, si scopre che la maggior parte degli anziani online sono appassionati che trascorrono almeno sei ore al giorno sui loro dispositivi tecnologici e su internet, ne possiedono una media di cinque, sono consumatori sofisticati e coinvolti: 8 su 10 hanno proseguito gli studi oltre il liceo e l’82% usa il proprio smartphone ogni giorno.

Per molti baby boomers essere on line non è una scelta ma un imperativo.

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